lunedì 4 marzo 2013

I veri pagliacci siamo noi tedeschi.*

Una commento di Jackob Augstein




Un referendum in Svizzera contro l´avidita´ dei bachieri e un voto di protesta in Italia: l´Europa non ne puo´ piu´ di questo capitalismo. Solo i tedeschi non l´hanno ancora capito e tanto meno Steinbrück.

In Svizzera i cittadini hanno votato contro l´arrichimento senza limite dei manager. In Italia e´ stata votata la destituzione del governo dei tecnocrati. C´e´ un populismo della ragione, si chiama democrazia. La gente ne  ha le tasche piene di questo capitalismo che ditrugge la societa´. L´indignazione aumenta e la rabbia cresce. Soprattutto verso i tedeschi. Ma loro temono per i loro soldi e inveiscono.

La „storia dei Pagliacci“ insegna: neanche il candidato Cancelliere dei Socialdemocratici capisce cosa stia succedendo in Europa. La Germania diventa il problema dell´Europa e Steinbrück non ne e´ la soluzione.

Beata Svizzera! Ogni tanto bisogna semplicemenre invidiare questa nazione e la sua democrazia. Con un referendum lo scorso fine settimana gli Svizzeri hanno messo fine ai folli stipendi e ai bonus milionari dei top manager: in futuro saranno gli azionisti a decidere a non piu´ i manager. Vietaalcuni tipi di compensi, compresi i bonus milionari quando gli executive lasciano le societa'; vieta inoltre i bonus in caso di acquisizioni e vendita di parte del business. Coraggiosi questi svizzeri.

Come si rivoltano vergognosamente contro gli sforzi dell´Unione Europea: una minuscola riforma dei bonus bancari che ha portato a una veemente protesta dei banker nella City di Londra.

Ai signori in giacca e cravatta non piace quando il popolo si fa sentire. Vogliono continuare i loro affari indisturbati.

La politica di austerita´ della Merkel e´ un inferno

Lo dimostrano le reazioni alle elezioni in Italia. Non ci sono “rapporti chiari”, la governano i “mercati”. Sono loro i veri sovrani e si comportano di conseguenza. L´agenzia di Rating Moody´s minaccia il taglio del rating. E anche il mercato delle obbligazioni reagisce. ”L´Italia paghera´ il caos elettorale con l´aumento dei tassi di interesse” notifica la Deutsche Presse-Agentur ( l´agenzia di stampa tedesca).Gia´ perche´ evidentemente per molti giornalisti considerano nel frattempo normale che i mercati determinino la politica.

Viene da chiedersi: Perche´ allora i mercati finanziari non nominano direttamente il governo?Ma in realta´ e´ gia´ succeso da tempo. Il professore di economia Mario Monti in Italia e l´ex Presidente della Banca Centrale Europea Loukas Papademos in Grecia, si trattava di tecnocrati nominati dai mercati e da Angela Merkel.

La cancelleria ha incatenato il continente con la sua disastrosa ideologia del risparmio. “Austerita´” suona cosi´ asettico e ragionevole. Ma e´ in realta l´inferno. Le politiche di austerity frenano l´economia facendo aumentare la quota di indebitamento. La fiducia non nasce in questa maniera. La moneta e´ pero´ una questione di fiducia. L´accorto Wolfgang Münchau ha scritto qualche giorno fa: ”Questa si chiama anche la trappola del debito. Non se ne esce senza aiuto. E piu´ ci si dimena, piu´ si sprofonda”.



Non si tratta solo del „nostro“ Euro.



Gli europei ne hanno veramente le tasche piene delle Merkel e dei mercati. “Il sogno tedesco e´ diventato l´incubo europeo” ha scritto il quotidiano francese “Le Monde”. A neanche 25 anni dal riappropiarsi della nuova Germnaia della propria piena sovranita´, va verso l´isolamento politico in Europa.

Questa e´ l´eredita´ della politica della Cancelliera. La Merkel non ha capito che l´Europa e´ un progetto politico. Non aritmetico. Non ha spiegato ai tedeschi il concetto di integrazione europea: non solo gli altri devono integrarsi. Anche noi. “Shock dopo le elezioni in Italia. Adesso ci distruggono il "nostro" Euro?“ Titolava l´edizione online della Bild. Proprio qui nasce il malinteso. Non e´ solo il “nostro” Euro.

Avessero afferrato quale sia la posta in gioco. Osservano con singolare disinteressamento lo smembramento morale del loro sistema sociale. Il Movimento di Occupazione che due anni fa ebbe un enorme consenso, si e´ affosciato cosi´ velocemente che quasi nessuno se ne ricorda dela sua´esistenza. La tassa sulle transazioni finanziare che era di grande valore simbolico e´ stata frenata dal partito piu´ piccolo la FDP ( il partito liberale). La gente non ha battuto ciglio.

Ma neanche lo sfidante della Merkerl Peer Steinbtück sara´ colui che spiegera´ il significato dell´Europa ai tedeschi. Non si rende conto di quello che gli accade inotrno. Steinbrück insulta il vincitore delle elezioni Beppe Grillo definendolo un pagliaccio e non ha proprio idea delle condizioni dell´Italia.

La´ dove corruzione, criminalita´ e la cleptocrazia regnano, forse il Clown e´ l´alternativa alla ragione. Ma Grillo non e´ un pagliaccio. E´ un moralista. E forse la politica italiana non ci e´ abituata- neanche quella tedesca. Le sue richieste: limitazione della durata delle cariche pubbliche, diminuzione degli stipendi e vitalizi, legge contro il conflitto di interesse- sono tutt´altro che pagliacciate. E i “Grillini” che si apprestano ad entrare in parlamento non sono dei tecnocrati o dei lobbisti, ma dei rappresentanti del popolo, nel vero senso della parola.

Se Steinbrück fosse un socialdemocratico, avrebbe simpatia per queste persone e gli augurerebbe un in bocca al lupo per il loro difficile cammino.

Il sociologo Oskar Negt scrisse: “il presente soffre di una cronica denutrizione della fantasia produttiva” . Calza a pennello per la Germania. Ma fortunatamente non per tutta l´ Europa.





*L´articolo e´ una mia libera traduzione dell´articolo pubblicato oggi sullo Spiegel online:



http://www.spiegel.de/politik/deutschland/schweizer-anti-abzock-gesetz-die-wahren-clowns-sind-wir-deutschen-a-886689.html



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