martedì 20 dicembre 2016

Berlino. Attacco terroristico nel cuore della citta´.


Stamattina mi sono alzato con un velo di tristezza, l´attacco di ieri sera al mercatino di natale nella Breitscheidplatz e´ stato tremendo. Un attacco nlel cuore della capitale tedesca al simbolo del natale e della spensieratezza. Per i tedeschi andare al Weihnachtsmarkt a bere un Glühwein e addentare un Bratwurst e´ il Natale, e´ la tradizione. Il non transennare i luoghi del divertimento e del tempo libero e´ una scelta consapevole, dei rischi da una parte ma dall´altra il non rinunciare alla propria liberta e al proprio amato tempo libero. Stamattina tirava una brutta aria in metropolitana, la gente guardava sospettosa. Soltanto una vecchina col suo cappello giallo sorrideva e e trasmetteva gioia, come a dire "non ci avrete mai come volete voi".  L´estrema destra cavalchera´ l´onda dell´odio e della paura. Ma Berlino e´ fatta dalla sua matrice cosmopolita, e´ la sua forza e la sua anima.  E´ stata calpestata dalle camice brune,rasa al suolo dagli alleati, divisa dai sovietici, torturata dalla Stasi, riunita e rinata, ha accolto migliaia di profughi. Non sara´ l´azione di due meschini codardi a piegare la citta´. Certo il colpo e´ stato duro, si e´ sentito eccome, la ferita e´ fresca e sanguina e avra´bisogno di tempo per rimarginarsi. La cosa piu´ immediata da fare sarebbe rinchiudersi in casa terrorizzati e prendersela con i musulmani. Ma io vivo nel quartiere arabo, io miei vicini sono turchi, miei figli sono nati e stanno crescendo qua. Ho provato a speigargli cosa e´ successo ieri, ma la ferocia degli adulti e´ difficile da spieagare e da capire. Stamattina allora per pausa pranzo  ho fatto la cosa che puo´ sembrare folle e e scellerata ma secondo me e´ la piu´ normale e naturale, con i miei colleghi tedeschi sono andato al mercatino di natale al  Gendarmenmarkt a bere un Glühwein e a mangiarmi un Bratwurst. Per godere di questo privilegio sono state combattute tante, troppe battaglie. La nostra liberta´ non puo´ cedere un passo alle barbarie. Prost!

giovedì 13 ottobre 2016

Johann Trollmann, l´albero abbattuto.


L´Amerika-Gedenk-Bibliothek  di Berlin-Kreuzberg e´ stato un regalo degli americani alla citta´ di Berlino dopo la fine della Blockade sovietica durante la guerra fredda. Dall´esterno e ´ un palazzaccio grigio a forma di parallelepipedo a nord del quartiere turco, ma al suo interno cela i suoi tesori di carta stampata .Tra le sue particolarita´ ha dei  ben nutriti scaffali dedicati alla letteratura straniera e naturlamente anche uno dedicato a quella italiana. Spesso mi regala delle perle e mi schiude mondi e storie di cui non ero a conoscenza. L´ultimo libri su cui sono incappato due giorni fa  e´ "Razza di Zingaro" di Dario Fo, me lo son letterelmente divorato in poche ore di lettura. E´ la storia di un grande pugile Sinti, molti lo consideravano l´erede di Max Schmelling, la cui unica colpa era quella di essere cresciuto durante la germania nazista e di non far parte della razza eletta ariana gli Übermenschen, ma di far parte di una delle razze inferiori gli Unteremeschen, i sinti un male da estirpare e sterminare insieme ai rom, gli ebrei e tutti i diversi.

  Johann Wilhelm Trollmann, ma soprannominato "Rukelie" c he sighifica albero nella sua lingua nasce il 27/12/1907 esattamente lo stesso giorno ma 70 anni prima del sottoscritto.  Nasce, a Wilsche in un paesino della Bassa Sassonia in una famiglia di etnia Sinti e cresce nel centro storico di Hannover in condizioni di estrema poverta. Sin da piccolo nasce in lui la passione del pugilato. Il suo stile e´ caratterizzati da dei saltelli e dei  balletti, uno stile tutto particolare influenzato dalla cultura sinti. Il suo ballare e saltellare ricordera´ poi lo stile dell´ape di anni dopo del leggendario Cassius Clay Muhammed Ali´.

Ci sono solo poche immagini televisive dello zingaro danzante in bianco e nero, stropicciate ma ci mostrano la grazia e la forza di questo atleta

A vent´anni e´ uno dei talenti del pugilato tedesco. Si trasferisce a Berlino nel 1929 e´ il periodo della grande boxe, ma anche gli anni della crisi della Repubblica di Weimar, della crescita del malcontento che portera all´ascesa nazista che culminera nel gennaio del 33.

Hitler amava la boxe quindi era per lui ed il suo apparato  un forte elemento di propaganda. Uno zingaro non poteva rappresentare la germania nazista, il suo stile poi era considerato effemminato, "undeutsch" non rispettava i canoni germanici.

Vince incotri su incotri ,diventa un idole, le donne cadono ai suoi piedi.Il suo allenatore cerca di convicerlo di lasciare la Germania, per andare in America, ma lui rimane a lottare.

Il 9 giugno del  1933 sfida un altro Adolf, Adolf Witt per il titolo di campione tedesco dei pesi medio-massimi. Rukelie domina l´incontro e  vince ampiamenti  ai punti. Ma i funzionari nazisti su ordine del Füher in persona, intimano la giuria dal proclamare lo zingaro vincitore. il campione del Terzo Reich con il volto di uno zingaro, non sarebbe stato accettabile Il verdetto e´ " no decision", e´ patta. Partono fischi valano sedie e bicchieri. La giura assegna il titolo a Trollman ma dopo pochi giorni  la federazionedi Boxe tedesc  gli revoca il titolo a causa del suo stile effemminato.

Tre settimane piu´ tardi la federazione offre a Trollmann una nuova possibilta di conquistare la corona di campione nazionale. Si presentera´ sul ring con il corpo ricoperto di farina e i capelli tinti di biondo, la caricatura di un ariano. Rinuncera´ a battersi e cadra´ al tappeto sotto i fendenti del mastino Gustav Eder Nessun altro sportivo ha avuto il coraggio di un azione cosi spettacolare contro il regime. Una provocazione paghera´ caro. E´ il 21 luglio del 33 e´  la sua ultima sfida.

 

Johann Trollmann e´ uomo del 900 che guarda in faccia al suo destino, e non lascia il Reich neanche dopo la promulgazione delle leggi di Norimberga. Divorzia per salvare la sua amata Olga per lavarla, abbraccia per l´utlima volta sua figlia Rita e va incontro al suo destino. Viene prima spedito sul fronte orientale come Kannonenfutter carne da macello. Torna vivo dal fronte e si nasconde nella foresta di Teutoburgo all´ombra di Arminio. La Gestapo lo stana e nel 42 lo rinchiuude nel Konzantrationslager di Neuengamme nei pressi di Amburgo dove gli verra tatuato sull´avambracciodestro il suo nuove nome" matricola 9841". Nell´inverno  43 un Kapo´ lo sfida per un incontro, e´ debilitato dalla fame e le torture del campo, potrebbe semplicemnte lasciarsi menare e salvarsi la vita, ma mette al tappeto il Kapo. Il suo orgoglio vale piu´della sua vita. il 09 febbraio del 43 viene ammazzato forse un colpo sulla nuca  o forse a badilate. Ammazzarono l´uomo ma non la leggenda.

60 anni dopo la sua morte. Nel 2003 la federazione pugilistica tedesca decise di riconsegnare la corona, sottratta a Trollmann settant'anni prima, ai familiari, nominando così ufficialmente Johann Trollmann detentore del titolo di campione tedesco dei pesi medio-massimi.

Proprio mentre ultimavo il mio post, e´ notizia di poche ore fa della scomparsa del maestro Dario Fo. Le cose non avvengono mai per caso.

venerdì 30 settembre 2016

749 Euro per un mini appartamento di 10 metri quadri a Berlino.


749 Euro per un mini appartamento di 10 metri quadri a Berlino.

Berlino. Ha destato scalpore nei giorni scorsi l´annuncio di un appartamento offerto a prezzi vertiginosi. Piccolo ma carino con questo slogan il signor Skurnik publicizza il suo mini appartamento nel quartiere di Kreuzberg. Ma quello che viene offerto non e´ piccolo, bensi´ minuscolo: l´appartamento in question e´ ammobiliato  si trova nei pressi della Bergmannstraße misura 9,7 metri quadri compresi bagno e cucina. Siamo ai livelli del mini appartamento nel film di Renato Pozzetto.

75 Euro per metro quadro

749 € compreso il riscaldamento. Sarebbero 75€ al metro quadro in una zona, dove secondo la tabella degli affitti del comune di Berlino per un appartemento in una vecchia costruzione ristrutturata dovrebbe aggirarsi intorno ai 7 euro.

Senza vergogna secondo la Berliner Mietverin(Associazione Inquilini di Berlino – una organizzazione di consulenza per gli affittuari) neanche nella zona piu´ esclusiva verrebbe giustificato un affitto del genere.

Il propietario dell´appartamento, l´agente immobiliare Jechiel Skurnik, respinge le critiche." Si tratta di un appartamento di lusso, una fuoriserie per cosi´ dire, parquett, divano di marca, televisore al plasma". Per capirci originariamente era lo sgabuzzino di un appartamento adiacente.  Ma la notizia e´che vista la penuria di appartamenti ci sono gia´ delle persone interessate.

Quando arrivai a Berlino nel 2001 era l´eldorado degli affittuari, il mio primo affitto fu  300 marchi tutto inclusivo (circa 150€) per una stanza di 30 metri quadri in un bivano, con bagno e uso cucina nel quartiere di mitte. I tempi sono cambiati.

massima del giorno

In life you don´t get what you deserve, you get what you negotiate.

Gesualdo Bufalino - Aforismi


La scrittura mi serve come medicina, come luogo di confessione, come possibilita´ di dialogo con me stesso di approfondimento con me stesso. Io ho sempre ricorso all´esempio di Sherzad, la famosa narratrice de Le mille e una notte, la quale racconta per esorcizzare la morte e per rinviare l´esecuzione. Ripeto la stessa cosa, io scrivevo e scrivo per questo.

 La pubblicazione introduceva o avrebbe introdotto e ha introdotto poi in effetti  un elemento di disturbo, che ha le sue gratificazioni e´ inutile negarlo, ma nello stesso tempo uccide o mortifica quella purezza di un monologo di me stesso di fornte allo specchio.

 

qualche volta lo rimpiango perche con un po di pazienza io avrei esordito felicemente da postumo che e´ la sorte piu´ bella.

 

Se dipendesse da me non salirei su un autobus cosi´ affollato come quello della notorieta´. Mi sento come quei marinai che si sono affezzionati allo scoglio dove hanno fatto naufragio e non sono del tutto riconoscenti alla nave che li viene a salvare. Vero e´ anche che qullo che dico puo´ essere una maschera come dire, l´alibi di una vanita´, perche´ io dopo tutto il libro l´ho pubblicato.

giovedì 29 settembre 2016

Arturo Bandini e l´accolita dei rancorosi


Giornata  pesante in ufficio, il tempo sembra essersi arenato, le lancette digitali vanno al rallentatore. Ore 14:47 di un giovedi  di fine settembre berlinese inspiegabilmnte mite e soleggiato. Questo global warming e´ veramente preoccupante. Saltato a piedi pari un evento di due ore e mezza oraganizzato dal marketing team.

Ieri notti ho terminato l´ultima lettura di John Fante, dopo una maratona fantiana iniziata qualche mese fa che mi accompagnato per tutta l´estate. Grazie al buon Vinicio Capossela ho rispolverato la Confraternita dell´Uva, capolavoro assoluto dell´opera fantiana.

Accolita di rancorosi mi  si e´ svelata nel suo splendore, ah dio mio cosa darei per un pomeriggio sotto la pergola di Musso, con NIck Molise, Zarlasco e Cavallaro a trangugiare litri dell´inebriante bianchetto degli dei.

Accolita di rancorosi

gelosi, avvelenati, sospettosi

incazzosi dentro casa

compagnoni fuori in strada

ci intendiam solo tra noi!

Ho  riletto la Confraternita dell´Uva dopo una quindici d´anni e devo ammettere che nel 2001 non ne aveva colto appieno la grandezza. Poi e´ stata la volta della quadrilogia dell´eroe antierore Arturo Bandini chiedi alla polvere, aspetta primavera Bandini, la stra per Los Angelese e sogni di Bunker Hill. Devo ammettere che ieri notte quando ho letto l´ultima pagina di Bunker Hill, una parte di me era triste perche leggevo l´ultimo atto della Saga di Bandini, sono quei personaggi che vorresti che non finissero mai. Poi e´ subentrata la gioia di averlo riscoperto. Bandini pieno di vita, scanzonato, guidato dalla sua fierezza e dalla sua passione di scrivere, ma senza compromessi.  Camilla, Camilla Lopez ma che fine hai fatto?

lunedì 18 luglio 2016

Piccoli Aru crescono

Berlino. Domenica pomeriggio del 17 Luglio. Mentre il papa´ se ne´ sta in panciolle incagliato sul divano a digerire le costine d´agnello e il Cagnulari, in compagnia del suo compagno di spuntini, e mentre l´Astana cerca di spezzare la monotonia della Sky al tappone alpino del Tour de France e i timidi scatti di Aru vengono vanificati dalla Movistar.A Berlino accade qualcosa di meraviglioso. Il piccolo Leonardo, quattro anni da poco compiuti, dopo aver attentamente osservato il coeataeno Leandro, si arrampica sulla bici, si da un piccolo slancio e inizia a pedalare da solo senza sostegno e non si ferma piu´. In un attimo ha imparato ad andare sulle due ruote, si aggira per i tornanti del quartiere, solo la stanchezza e l´imbrunire riusciranno a disarcionare il piccolo cavaliere dal suo cavallo ferrato. Tante salite, tante discese, pianure e lotte contro il tempo ti aspettano. Cadute, risalite e arrivi e ripartenze, sconfitte e trionfi.

mercoledì 23 dicembre 2015

un mondo malato e globalizzato

Ultimi sprazzi di lavoro prima del meritato riposo natalizio. Vi racconto una storiella di ordinaria globalizzazione e frammentazione del mondo del lavoro: "un commerciale polacco invia un ordine di acquisto a un back office italiano che lavora in Germania. Il back office italiano inserisce l´ordine a sistema che verra confermato da una collega polacca in un caponnone della Pomeriana orientale. La collega polacca crea un´ordine di produzione per i colleghi in Corea del Sud che a loro volta girano l´ordine alla fabbrica ubicata in una zona esentasse della Cina. I colleghi cinesi assemblano i materiali prodotti in buona parte negli USA. Alla fine della produzione prenoteranno un cargo di una compagnia olandese per spedire i prodotti in Grecia!" citando il vecchio Alex Drastico " anche a Risiko sarebbe una cazzata!". Saluti e buone feste

giovedì 26 novembre 2015

La massima del giorno

Se uomo ama donna piu´ di birra gelata davanti a tv con finale champions, forse e´ vero amore, ma non vero uomo. V.Boskov

mercoledì 14 ottobre 2015

Mezza maratona di Müggelsee ci siamo

Köpenick Berlino Est ottobre 2015,temperature prevista 7°, probabilita´ di piaggio 80%, cielo grigio e venti gelidi dal Brandeburgo, sulle rive del lago Müggelsee in un´ottobre inoltrato dove l´inverno fa gia´ breccia senua chiedere il permesso. Nella periferia orientale della capitale tedesca domenica mattina sara´ il dramma di un uomo, io. Ai nastri di partenza della mezza maratona (Müggelsee Halbmarathon). Da Homo semi-sedentarius negli ultimi 3 mesi mi sono trasformato in un quasi mezzofondista. A settembre ho corso 110 km, ho perso diversi chili e sono a 4 kiletti dalla soglia di un peso quasi forma. 21 km intorno al lago e i prussiani agguerriti, la colpa e´ di Aldo Rock e delle sue stronzate del venerdi su radio deejay ;-), che nonostante la lontananza dall´Italia ascolto su youtube. So gia che quando al 13 km le gambe si faranno di pietra, le articolazioni schricchiolerannoe il fiato sara´ corto una frase mi accompagnera´ “Uomo, la strada che ti manca e quella che ti portera´ a casa!” La Iena