Mi tolgo subito il dente, diciamolo pure che le quattro pere che ci ha rifilato la Roja ancora bruciano, ma detto questo, chi avrebbe immaginato la Nazionale in finale prima dell´inizio dell´Europeo dopo la disfatta tremenda degli ultimi mondiali? Chi avrebbe pensato che l´Italia avesse surclassato gli inglesi prima e i panzer tedeschi dopo? E proprio la semifinale é stata, almeno per me che vivo nella “tana del lupo” da oltre dieci anni, la goduria piú grande, soprattutto nel modo in cui e´ maturato, con Fantantonio che si e´ bevuto con una mezza finta mezza difesa tedesca e Balotelli li che con un saltello alla spalle del povero Badstuber ha infilzato il sopravvalutato Neuer. Neuer a mio parere non vale un calzino sporco del “Titan” Olver Kahn. La seconda rete poi e´ stata veramente poi stratosferica, di colpo il nero, viziato e fuori di testa e diventato un idolo nazionale. Per capire la portata della vittoria, da molti e sopratutto in Germania, al squadra di Jogi Löw veniva considerata come la piú forte dagli anni 70 ad oggi, vale a dire tanto per intenderci solo un gradino sotto quella fenomonale corazzata formata dai vari Kaiser Franz Beckenbauer, Müller (quello vero) non questo brufoloso spocchioso, Netzer, Breitner etc.etc.Noi invece eravamo la grande incognita, con due “pazzi” a guidare l´attacco il gordito Cassano e Supermario Balotelli, ma e´ stata proprio ancora una volta l´estro e l´impredivibilia´, che e´ mancata ai soldatini tedeschi. Dopo 1970, 1982, 2006 un´altra batosta da mettere in bacheca. Sopratutto il blocco Bayern si ricordera´ questa stagione spettacolare, secondi nella Bundesliga surclassati dagli acerremi rivali del Borussia Dortumnd di Jürgen Klopp, stessa sorte nella finale della DFB Pokal, la coppa di Germania.Beffa spettacolare a casa loro nell´Allianz Arena di Monaco per la finale di Champions League castigati dal Chelsea di Di Matteo. A questo punto mi sento di citare Thomas Müller prima della semifinale che diceva tipo “Mi sono stufato di tutti questi secondi posti”, bene eccolo accontentato!
Leo Perinovich Berlino 20.07.2012
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