venerdì 19 febbraio 2010

Niger, colpo di stato dei militari nel paese terzo produttore mondiale di uranio

Riporto una notizia sentita ieri notte su TG3 Notte verso l'una del mattino, che non è stata riportata dagli altri TG nazionali italiani odierni, troppo impegnati a raccontare dell'obsoleto e noioso Festival di San Remo e della querelle tra il "principe" Emanuele Filiberto e lo scugnizzo Nino D'Angelo.


Ma veniamo ai fatti. Ieri seri un golpe militare ha deposto il presidente Mamadou Tandja(ex militare anche lui). Dopo un giornata di scontri il presidente insieme a tutti i membri del Governo sono stati arrestati dall'esercito. La notizia non sembrerebbe così importante, trattandosi di uno dei paesi più poveri della terra senza accesso al mare, dove circa i due terzi dei suoi 10 milioni di abitanti vive con meno di 1,25 dollarial giorno, se non per il fatto che Il Niger è il terzo esportatore mondiale di uranio. La sua produzione annuale, valutata in 3300 tonnellate, rappresenta il 48% dei suoi ricavi delle esportazioni. Una risorsa gestita praticamente in monopolio dal gruppo nucleare francese Areva. Si tratta del quarto golpe nel paese dopo quelli del '74, del '96 e del '99.
"Il golpe dell'autonominato Conseil Suprême pour la Restauration de la Démocratie (Csrd) mette fine a questa deriva autoritaria di Tandja, nominato presidente nel 1999 come una specie di salvatore della patria e poi rieletto regolarmente nel 2004. Nel 2007 decise di reprimere duramente una nuova ribellione tuareg nel nord del Paese, che puntava ad una distribuzione delle entrate dell'uranio, e arrestò un giornalista di Rfi, Moussa Kaka, accusato di aver avuto dei contatti con i ribelli del Mouvement des Nigériens pour la justice (Mnj). Tandja ha approfittato dell'appoggio del dittatore libico Gheddafi e della Cina, che puntano anche loro allo sfruttamento dell'uranio, per far aumentare i prezzi e costringere Areva e la Francia a dare il loro sostegno alla guerra contro i tuareg. Un misto di ricatti e pragmatismo che ha portato, all'inizio del 2009, alla concessione ai francesi della gigantesca miniera di uranio di Imouraren. Parigi ha così chiuso un occhio sulla repressione di tuareg ed opposizione politica e sul "golpe" elettorale di Tandja. La ragione è molto semplice: un terzo delle centrali nucleari di Edf in Francia sono alimentate con l'uranio del Niger. Anche i cinesi potevano stare tranquilli: in cambio di armi e finanziamenti hanno ricevuto diversi permessi di esplorazione per l'uranio. Ne è venuta fuori una dittatura "nucleare-familiare-tribale" che ha usato le risorse del Niger per arricchire senza ritegno l'entourage di Tandja." (tratto da:
Pare che i ribelli abbiano assicurato che non verranno messi in discussione gli accordi nucleari con la Francia e la Cina e si da un avvertimento alla guerriglia tuareg perché non si illuda di poter approfittare della situazione.

Ma e me non me frega tanto io sono un Italiano e canto...





Leo Perinovich

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